martedì 6 marzo 2012

Preparativi


Giorno di mezzaestate. Il tempo stringeva e la festa richiedeva ancora molti preparativi. Mancavano ancora metà degli addobbi e molte tavolate dovevano ancora essere imbandite.
Ingvar Magnus stava lavorando sul ponte che divideva i villaggi dei due clan. Ingvar stava riparando il ponticello in legno, si fermò asciuganosi il sudore dall fronte. Eyrik Ulfar, l'apprendista sciamano, gli passò accanto ammonendolo con lo sguardo. Ingvar lo ignorò meglio che poteva.
Eyrik iniziò a fissarlo attentamente, e non riuscendo più a trattenersi dal tacere, disse:<<Allora, pensi che quel ponte si aggiusti da solo?!>>. Ingvar prese un lungo respiro e rispose:<<Dai Eyrik. C'è ancora tempo. Poi anche tu avrai qualcosa da fare, no? Vattene a fare un giro da un'altra parte, lascia lavorare il Clan Magnus e pensa ai tuoi. Come se la stanno cavando gli Ulfar con i preparativi?>>.
Eyrik borbottò qualcosa tra i denti e si diresse a est verso la foresta, dove c'era il suo villaggio, il villaggio del Clan Ulfar. Non aveva voglia di rovinarsi la giornata.

Improvvisamente il grido da una donna irruppe tra il leggero vociare dei due clan impegnati nei preprativi.
Lane correva da nord, uscendo dalla foresta.
<<Aiuto! Aiuto!>> gridava in preda alla disperazione.
Subito Ingvar ed Eyrik lasciarono le loro occupazioni e le corsero incontro. Altre persone fecero lo stesso.
<<Calmati Lane! Cos'è successo?>> chiese Eyrik cercando di calmare la donna.
<<Nel bosco! È morta una persona!>> disse Lane ansimando. Poi abbassò il tono della voce e lo sguardo. Fece una pausa. Respirò profondamente. <<È Ilde>> disse.
La donna alzò lo sguardo e, incrociando lo sguardo di Ingvar, si morse subito le labbra.
Ingvar impallidì immediatamente: <<No!>> disse con voce strozzata <<Non può essere mia nonna!>>.
<<Scusa Ingvar>> disse Lane balbettando. <<Forse mi sono sbagliata. Forse non è lei>>.
Ingvar non stava più ascoltando.
Correva già a perdifiato verso il bosco.
Eyrik guardò gli altri e disse sicuro:<<Vado con lui>>.
I due giovani entrarono senza esitazione nella foresta. Aren, il grosso cane da pastore di Eyrik li seguiva ansimando agitata.
Eyrik si fermò un attimo, osservando il terreno con attenzione. <<Ecco le impronte, da qui è uscita Lane. Seguiamole, ci porteranno verso il corpo che ha trovato>>.
Eyrik seguiva le tracce con sicurezza. La donna aveva spezato molti rami correndo.
Poco dopo videro per terra una figura umana.
<<No!>> urlò Ingvar. <<Nonna! Nonna! Sono qui! Nonna! Cosa ti è successo!>>.
Eyrik provò una fitta al cuore: Ilde era tutta la famiglia per Ingvar. Nonostante entrmbi avessero la vicinanza del proprio clan, Eyrik sapeva fin troppo bene cosa voleva rimanere da soli.
Ingvar cercava di scuotere Ilde insistentemente. Una mano sulla sua spalla lo fermò.
<<È morta, Ingvar. Dai, fermati>>. Si rese conto di essere stato troppo duro e aggiunse:<< Mi dispiace>>.
Ingvar incredulo continuava a ripetere:<<Com'è possibile? Era una donna forte! Stamattina era uscita a tagliare legna!>>.
Un particolare attrasse l'attenzione di Eyrik. <<Guarda il braccio, Ingvar>>
Ingvar fissò attentamente il braccio di sua nonna e notò che la carne in alcuni punti appariva... corrosa.
Ingvar fissò alcuni secondi il corpo di sua nonna e urlò inorridito: << Com'è possibile? Che razza di ferite sono mai queste?>>.

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